Slideshow


In alto ai lati dell'arco sono raffigurati Santa Teresa d'Avita e San Simone Stok che riceve il simbolo dell'ordine. Sul lato sinistro del transetto si apre la cappella del Santissimo Sacramento, chiusa da una cancellata del 1901 voluta dal vescovo Cosenza, e sormontata dalla tela con San Pasquale Baylon che adora il Santissimo Sacramento, firmata e datata "sac. Pasquale Busacca 1935". La cappella ricca di stucchi ed affreschi, è divisa in due vani, il primo, di pianta quadrata, destinato ai fedeli, con cupola e lanternino, ed il secondo che accoglie l'altare in marmi policromi. Nelle unghie della cupoletta sono affrescati: Sant'Agostino, firmato e datato "L.Tagliatatela 1901", San Cirillo, San Tommaso d'Aquino e Sant'Alfonso. Intorno al lucernario, tra tralci di vite e spighe di grano, si vedono la Pisside, l'Agnello di Dio, l'Ostensorio e l'Ostia sacra. Sulla sinistra è posta la preziosa tavola del Cinquecento con la Madonna delle Grazie con i Santi Sebastiano e Rocco e le anime purganti. Di fronte è collocato il sepolcro del vescovo Narni Mancinelli del 1848. Due gradini ed una piccola balaustra neogotica con archetti trilobati e colonnine tortili, separano l'aula dall'altare del Settecento.
Una elaborata cornice neogotica racchiude il pregevole dipinto di Francesco Storace raffigurante il Martirio di San Sebastiano.
Ai lati dell'altare due piccole lapidi narrano la storia della cappella.
Sulla controfacciata al di sopra dell'ingresso è posto un dipinto della seconda metà del Settecento che raffigura Santa Rosa, San Vincenzo Ferreri e Santo domenicano con archibugio. Il dipinto è firmato alla base dell'anfora "VIRINUS PINXIT". Alla sua destra in un oblò è raffigurato Sant'Antonio Maria Zaccaria, fondatore dell'Ordine dei Barnabiti. Segue il primo altare dedicato a Sant'Anna. Nella nicchia è racchiuso il suggestivo gruppo scultoreo in legno policromo di Sant'Anna con la Vergine fanciulla e San Gioacchino. Nell'oblò è Sant'Ignazio di Loyola fondatore dei Gesuiti. La porta di accesso al seminario vescovile, sormontata dallo stemma del vescovo Cosenza, separa il primo altare dal successivo. Il secondo altare è dedicato a Gesù Crocifisso, la cui statua lignea, nella nicchia, è stata arricchita in epoca recente di due angeli in stucco e terracotta. Nel tondo è raffigurato il fondatore dei Filippini San Filippo Neri, che indossa una ricca pianeta ricamata con fili d'oro. Il terzo altare, si differenzia dagli altri cinque in quanto appartenente alla famiglia Del Giudice, di cui si vede lo stemma. È dedicato a San Vincenzo Ferreri, la cui statua è custodita nella nicchia.
Al di sopra del tabernacolo è posto un dipinto raffigurante Santa Lucia, proveniente dall'antico altare ligneo dedicato alla santa, posto in origine dove oggi è la porta del seminario vescovile. Nel quarto oblò è San Carlo Borromeo, con abito cardinalizio.